Considerazioni


Covid19 e comunicazione

- Stefano Franchi - Leslie Reggio certo, come no, credo sia saggio guardare la realtà con i propri occhi, non quella filtrata dai mass media di regime, Facebook compreso.
- Griffith Chaney a Stefano Franchi - scusa ma se c'e' uno strillone di regime e' proprio l'anestesiologo del san raffaele zangrillo, conteso da tutte le testate peggio di un burioni qualsiasi... non so se terrore, ma certamente paura la devono aver avuta i lavoratori di bartolini, quelli di tnt, e i dipendenti dei salumifici e macelli mantovani... la malasorte ci ha battezzati per secondi dopo i cinesi, e una opportuna politica di prevenzione ci ha graziati dallo spandere il virus al sud dove in uno scenario lombardovenetoemiliano le strutture sanitarie meridionali sarebbero collassate come tessere del domino. In questo momento (quintuplicati in due mesi) tutto il mondo piange centinaia di migliaia di morti e milioni di sofferenti con una curva di peggioramento in salita ripida... far finta di essere sani potrebbe non essere l'approccio migliore

Piacenza e le mele marce

- Griffith Chaney -
il pesce puzza per la testa, e Piacenza e gli altri abomini, da genova a Cucchi, Bianzino e gli altri, ai quotidiani trattamenti razzisti e abusi nelle strade e negli uffici e nelle galere e poi il resto, sono una inevitabile conseguenza di un'idea istituzionale delle forze dell'ordine come apparato contenitivo e repressivo delle problematiche conflittuali, siano esse sociali, sanitarie/personali o politiche o di altro genere.
Il concetto politicamente strumentale di "sicurezza" come spauracchio agitato e periodicamente gonfiato per raccogliere consenso malato ha bisogno poi dello strumento conseguente da impugnare come un'arma: le divise.
E' evidente che istituzionalmente non c'e' interesse, se non minimale, alla formazione e alla professionalizzazione delle ffoo per fini sociali, alla prossimita', al contenimento e riduzione dei conflitti e gestione delle problematicita', non interessa la funzione, a parte quella componente, parziale, impegnata realmente nella lotta al crimine, se non per l'esercizio della repressione, per lo piu' violenta, delle emergenze.
E' quindi conseguente che gli arruolamenti portino dentro qualunque soggetto, senza selezione se non su caratteri compatibili con quanto espresso prima, che poi nella caserma trovera' un ambiente corporativo, per lo piu' peggiorativo e fascistoide, fin dall'esposizione dei simboli, bandiere e manifesti, busti e gagliardetti, ricorsivamente destinata a blande denunce e finti provvedimenti.

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