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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Smontato Giovagnoli
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Apr 15, 01:22 AM
Smontato Giovagnoli

La Sentenza del Tribunale del Riesame che rigetta le richieste di misure cautelari nei confronti di 41 attivisti accusati di violenza e minaccia ad un corpo amministrativo e giudiziario e di eversione, è la sesta pronuncia contraria al Teorema accusatorio di quella parte della Procura di Bologna che fa riferimento al Dott. Paolo Giovagnoli.
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Dalla sentenza emergono, a nostro avviso, altre due questioni di fondamentale importanza. Il Tribunale nell’analizzare nel complesso la vicenda, ritiene, che gli elementi investigativi forniti dal pubblico ministero siano insufficienti, sia dal punto di vista oggettivo, che dal punto di vista soggettivo.
Questa situazione si verifica, non perché Digos e Procura non svolgono al meglio le proprie indagini, ma perché questi procedimenti vengono istruiti su delle vicende che, nella realtà, sono cosa ben diversa dalle descrizioni che ne fa la Procura.
Si mettono in piedi processi non per l’allarme sociale che creano determinate situazioni, ma per creare allarme sociale.
Ultimo dato, nella Sentenza si esclude, nel caso di specie, il reato di violenza e minaccia ad un corpo amministrativo e giudiziario.
I giudici sostengono, infatti, che in nessun modo un’assemblea pubblica sul diritto alla casa puo essere considerata una seduta regolare e legale della Commissione Casa del Comune di Bologna.
Queste brevi considerazioni sostanziano ciò che da tempo, gli attivisti di movimento coinvolti in questi procedimenti pongono alla base della critica all’operato della magistratura.
E’ ormai evidente che si enfatizzano episodi che rientrano nell’alveo della politica per cercare di escludere delle forme di fare e di agire la politica. E’ chiaro che per arrivare a ciò si utilizza
l’armamentario giuridico più becero e datato.
Ci sembra evidente che una parte della Procura, o è animata da una volontà persecutoria oppure, da un punto di vista di analisi e di dottrina è lontana anni luce da ciò che esprime la giurisprudenza e la ricerca dottrinale in questo paese.
Crediamo, che sia semplicemente operazione di buon senso, a questo punto, smettere di contestare l’aggravante di eversione, e di sospendere tutti i procedimenti dove questa è addotta a fondamento dell’obbligatorietà dell’azione penale.

SENTENZE che rigettano l’aggravante di eversione

1) SENTENZA Tribunale del Riesame di Bologna 7.6003\05
N.R. BO N.977\05 Depositata in cancelleria il 19
luglio 2005.
2) SENTENZA Suprema Corte di Cassazione, Sezione sesta
penale.
Sentenza N. 1840 registro generale N.25386\05.
Udienza in camera di consiglio del 2 novembre 2005.
3) SENTENZA Ufficio del Giudice per le Indagini
Preliminari di Bologna
N. r.g.g.i.p. 12387\05. Depositata in Cancelleria il
26 luglio 2005.
4) SENTENZA Suprema Corte di Cassazione, Sezione sesta
penale.
Sentenza N.850 Registro generale N.42222\05. Udienza
in camera di consiglio del 29 marzo 2006.
5) SENTENZA Ufficio del Giudice per le Indagini
Preliminari di Bologna N.18284\06 R.gip. Depositata in
cancelleria il 20 novembre 2006.
6) SENTENZA Tribunale del Riesame di Bologna N.
2080\2006 Depositata in cancelleria il 11\04\2007