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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Osservazioni al discorso del sindaco sul terrorismo
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Aug 5, 09:48 AM
Osservazioni al discorso del sindaco sul terrorismo

Osservazioni al discorso del sindaco sul terrorismo
Cofferati, perché sei venuto a piazza Alimonda?
di Haidi Gaggio Giuliani
Il 20 luglio 2002 Sergio Cofferati è venuto in piazza Alimonda: ha portato dei fiori e si è chinato, il grande segretario della più grande confederazione sindacale, per depositarli davanti alla cancellata della chiesa di piazza Alimonda, per Carlo Giuliani, ragazzo. Per un ragazzo, cioè, che si era ribellato ad una repressione violenta e insensata, un ragazzo che aveva scelto di stare con gli ultimi, frequentatore di centri sociali, illegalmente occupati, un ex tossicodipendente, anche se anomalo, anche se per brevissimo tempo, che di tossicodipendenti ed emarginati si stava occupando, uno fermato perché aveva guardato male due agenti che stavano arrestando un extracomunitario (così è scritto tra i suoi “precedenti penali”); uno che aveva ben presente, e rispettava, la legge grande della nostra Carta Costituzionale ma che aveva infranto le piccole leggi e i codicilli pre e post fascisti, tanto utili a perseguire le nostre generose gioventù. Ieri ero a Bologna, come spesso mi accade ogni 2 agosto, come mi accadeva anche prima, da quando una bomba fascista ha fatto strage di vite e di democrazia. E ho ascoltato le parole del Sindaco e ho sentito dire che i ragazzi come Carlo, quelli che stanno dalla parte dei deboli e dei senza casa, costituiscono il “brodo di coltura del terrorismo”. Da vecchia comunista ho sempre pensato che l’origine di tutti i mali fosse lo sfruttamento, degli esseri umani e dell’ambiente, fosse l’ingiustizia, fosse la guerra, che è la somma di tutte le violenze… Il giorno prima ero stata in piazza, alla tenda dei Rom che stanno protestando con grande dignità, e lo sciopero della fame, contro lo sgombero delle loro famiglie da uno stabile abbandonato, che costituisce comunque l’unica possibilità di riparo per donne e bambini. E prima ancora ero stata a salutare per l’ultima volta Agostino Lo Russo, padre di Francesco, morto senza giustizia, senza che un Tribunale avesse mai risposto alla sua disperata richiesta di Giustizia. Non c’era, il Sindaco, al funerale di Agostino, ma nella piazza della stazione ripete che vuole far rispettare la legalità; non la Legge Costituzionale, la legalità. Ma allora, perché è venuto in piazza Alimonda?!