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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Il Comune rinnova la fiducia al Corpo delle pattuglie cittadine
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Mar 9, 01:48 AM
Il Comune rinnova la fiducia al Corpo delle pattuglie cittadine

08 Mar 2007

Il Comune rinnova la fiducia al Corpo delle pattuglie cittadine che supporta la polizia municipale. Si tratta di 70 volontari con un’eta’ che varia dai 20 anni ai 74. Gli operatori coprono turni dalle 21 alle 2 di notte, a giorni alterni

SICUREZZA Bologna, 8 marzo 2007 – I riflettori della Procura di Bologna non si sono ancora spenti (il Pm Morena Plazzi prosegue l’inchiesta sui quattro “vigilantes” sorpresi il 2 giugno 2004 a stoppare con un po’ troppa energia un gruppo di attivisti no global in piazza Maggiore), ma intanto il Corpo delle Pattuglie cittadine strappa al Comune il rinnovo della convenzione. E l’associazione, impegnata per contratto in controlli di tutela ambientale e supporto alla Polizia municipale a Bologna, forse rimediera’ anche qualcosa in piu’ rispetto ai 4.500 euro riconosciuti a titolo di rimborso da Palazzo D’Accursio nel 2006.

“Ad oggi non risultano dati negativi e nessuna indicazione contraria al rinnovo, all’associazione non abbiamo alcuna osservazione da muovere, non abbiamo mai incontrato problemi”, spiega Andrea Sassi, direttore del settore Sicurezza del Comune, che ha gia’ convocato i vertici del Corpo per la prossima settimana, quando l’amministrazione discutera’con tutto il panorama degli assistenti civici il rinnovo delle intese. Al Comune basta e avanza “il fatto che gli operatori sotto inchiesta- aggiunge Sassi- siano stati prontamente espulsi dal Corpo”. Anzi: visto che quest’anno il budget totale dell’amministrazione per gli assistenti civici sfiora i 225.000 euro (erano appena 98.000 nel 2006) “e’ probabile- annuncia il direttore- un rabboccamento degli importi” in corso d’opera.

Del resto il presidente delle Pattuglie cittadine, Antonio Fratta, intervenuto stamattina all’udienza conoscitiva in commissione Politiche sociali, preannunciava il rinnovo della convenzione: “Non vedo nulla che possa impedirlo”, affermava. Nel corso dell’audizione in commissione Fratta sforna i numeri dell’associazione: 70 volontari, con un’eta’ che varia dai 20 anni ai 74 del pattugliante piu’ anziano, un mezzo in dotazione per i pattugliamenti del territorio (ma di norma ogni operatore usa il proprio veicolo), una sede affittata dal Comune in via Lincoln, dotata pure di stazione radio che da sola costa all’associazione oltre 4.000 euro. Gli operatori coprono turni dalle 21 alle 2 di notte, a giorni alterni e a coppie di almeno due agenti. Per ogni intervento la pattuglia di turno redige un foglio di servizio ed un rapporto giornalieri.

Nel 2006 il Corpo ha garantito 165 giorni di presidio, per 1.279 controlli complessivi nelle zone previste dalla convenzione: il centro storico, la cittadella universitaria, i giardini di via del Guasto, Margherita ed il parco della Montagnola. “Tutti servizi completamente gratuiti”, ci tiene a precisare Fratta, che poi avanza la richiesta alla giunta Cofferati: “Avremmo bisogno di almeno ventimila euro per poter vivere”.

La convenzione scaduta lo scorso 31 dicembre riconosceva invece soltanto 4.500 euro,compensati pero’ da altri 10.500 dirottati all’associazione dai 150.000 euro totali elargiti all’amministrazione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.

Ma Fratta non si accontenta e vorrebbe “un minimo di riconoscimento giuridico e collaborazione da parte dei vigili urbani, perche’ altrimenti lamenta non rappresentiamo niente e nessuno”. Il presidente si toglie poi qualche sassolino dalla scarpa. Non ha ancora digerito l’inchiesta della Procura: “Siamo stati sbattuti in prima pagina sui giornali, quando non c’entravamo niente, e poi tutto si e’ fermato. Noi siamo apolitici e partitici”, ribadisce ancora una volta.

Quanto ai 4 indagati “sono stati sospesi puntualizza ed erano in piazza per loro spontanea volonta’, senza alcun ordine e permesso. Al massimo potevano avere la tessera di appartenenza al Corpo”. E comunque, conclude Fratta, “il nostro sistema di reclutamento e’ sicuro”. La vicenda dei vigilantes in versione Rambo era approdata anche in Consiglio comunale. Il sindaco aveva assicurato, in presenza di risvolti penali, che avrebbe stracciato ognicontratto con l’associazione dei pattuglianti. Mentre Rifondazione comunista, che pretendeva l’istituzione di una commissione d’inchiesta e l’immediata revoca della convenzione, ora dovra’ invece incassare il via libera del Comune al rinnovo.

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/bologna:5466375:/2007/03/08: