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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: La Famiglia
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Aug 14, 05:34 PM
La Famiglia

di Fabio Milani

Un argomento così caro alla Chiesa, tanto caro da rientrare costantemente nella quasi totalità dei discorsi tenuti dal Pontefice e dal suo stuolo di cardinali, e più giù fino ai parroci più miopi ben al riparo dalla luce della ragione. Il problema affrontato sembra essere sempre il solito: la solidità della famiglia, l’unione, l’importanza della stessa che verrebbero messe a repentaglio dal riconoscimento di altre unioni non autorizzate dalla Chiesa. Ecco in poche parole quale sarebbe la preoccupazione principale del Vaticano o quantomeno questo è quanto vorrebbero farci credere.

Un’analisi più approfondita dell’argomento evidenzierebbe piuttosto facilmente la nebulosità nella quale è avvolto il mistero riguardante gli effetti che scatenerebbe questa minaccia così temuta dalla Chiesa. Non appare molto chiaro in quale modo le unioni cosiddette di fatto potrebbero effettivamente arrecare danno altre famiglie “regolari” o come potrebbero in qualche modo screditarle, svalutarle. In quale modo l’amore che tiene unite due persone, che siano di sesso uguale o opposto, che abbiano solamente scelto di vivere insieme senza dover approdare necessariamente al matrimonio, che decidano anche solo di invecchiare insieme per una mutua assistenza, potrebbe andare ad intaccare l’unione di altre coppie, metterne in discussione il rapporto, minare le fondamenta delle famiglie esistenti?

È effettivamente una questione religiosa?

E dato che la “morale” sembra essere un altro degli argomenti cari al popolo Cattolico: è considerabile “morale” la negazione al proprio “fratello” dei suoi sentimenti nel momento in cui questi non combacino con l’idea di amore che è stata “venduta” per millenni e che la presunzione religiosa ritiene l’unica possibile e soprattutto “vera”?

Non è forse vero che si possono ritrovare in questi tentativi di alienazione di una parte della popolazione, gli stessi principi che erano alla base dell’inquisizione? Le stesse paure legate alla perdita del controllo? Gli stessi timori generati dall’ignoranza, dal rifiuto di apertura di dialogo e di conoscenza?

È più che logico che non una risposta a questi interrogativi verrà mai fornita dagli organi ufficiali della Chiesa, semplicemente per il fatto che le risposte sono già dentro tutti coloro che riescono a pensare ancora con il proprio cervello, con la libertà delle proprie idee, scevri da ogni condizionamento.

La paura che serpeggia all’interno delle gerarchie ecclesiastiche non riguarda minimamente la solidità delle famiglie, né la loro incolumità, tanto meno l’amore che dovrebbe sancirne l’unione. Dopotutto non crederete veramente che al Vaticano interessino queste cose vero? Com’è possibile che proprio chi, per un Dogma inventato al proposito, non è in grado di poter approdare ad una vita di coppia, all’espressione dell’amore anche fisico tra due esseri viventi, possa erigersi a giudice proprio di situazione che gli sono negate per vocazione?

Le loro fobie sono molto più probabilmente generate dal pericolo che potrebbe scaturire dall’illuminazione che la gente vivrebbe nel riconoscere nuclei di persone, che avrebbero accesso ad un’esistenza più serena, svincolata dalla paura che il controllo della Chiesa, al contrario, esercita o cerca di fare su tutte le altre unioni.

Per non parlare dello scandaloso atteggiamento di un Pontefice che approfittando ancora una volta del potere mediatico attribuito alla sua persona, si permette di giudicare la “qualità” delle diverse forme di amore, condannando pubblicamente all’esilio sociale (non c’è religioso, ma di questo non mi preoccuperei molto, anzi, sarebbe auspicabile), tutti quegli amori definiti di “serie B” (sono le parole usate dal Pontefice per definire gli amori omosessuali, tanto per intenderci) che possono e devono invece tranquillamente co-esistere, insieme a tutti gli altri. *(1)

Mi domando se veramente le persone che si considerano Cattoliche non riescano ad individuare la fortissima vena razzista contenuta in queste affermazioni, così palese da risultare imbarazzante se pronunciata da un essere definito “infallibile” e portavoce di una presunta entità definita come “amore assoluto” che secondo quanto sopra genererebbe figli propri per poi negare loro il poter vivere il proprio amore, lo stesso da lui generato. E che non mi si venga a parlare di libero arbitrio per cortesia, una scusa troppo comoda inventata ad hoc per “spiegare”, senza effettivamente farlo, le falle e gli errori propri di una religione, che come tutte le altre, essendo un prodotto della mente umana, tutto può essere fuorché infallibile.

La dottoressa Laura Schlesinger è una famosa giornalista della radio americana; nella sua trasmissione dispensa consigli alle persone che le telefonano: è un po’ la trasposizione americana della nostra Radio Maria. Qualche tempo fa, Laura ha affermato che l’Omosessualità, secondo la Bibbia (Lev.18:22) è un abominio, e non può essere tollerata in alcun caso proprio PERCHÈ LO DICE LA BIBBIA. La seguente è una lettera spedita alla signora Schlesinger.

Cara Dottoressa Schlesinger,
le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Ho imparato davvero molto dal suo programma, ed ho cercato di dividere tale conoscenza con più persone possibili. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio. Fine della discussione.

Però, avrei bisogno di alcuni consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle.


1. Vorrei vendere mia figlia come schiava, come sancisce Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?

2. Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore. (Lev. 1.9). Il problema è con i miei vicini. I blasfemi sostengono che l’odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?

3. So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni. (Lev.15: 19-24.) Il problema è: come faccio a chiederle questa cosa? Molte donne si offendono…

4. Lev. 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perchè non posso possedere schiavi francesi?

5. Un mio vicino insiste per lavorare di Sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?

6. Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Lev. 11:10) , lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?

7. Lev. 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere… La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c’è qualche scappatoia alla questione?

8. Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Lev 19:27). In che modo devono esser messi a morte?

9. In Lev 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?

10. Mio zio possiede una fattoria. È andato contro Lev. 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perchè usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. È proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Lev 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?

So che Lei conosce questi argomenti molto meglio del sottoscritto, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande. Nell’occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che la parola di Dio è eterna e immutabile.

Fabio Milani
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Fonte:
nochiesa.blogspot.com