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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Pedofilia, arrestato vicedirettore del seminario della diocesi di Brescia
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Nov 28, 10:14 AM
Pedofilia, arrestato vicedirettore del seminario della diocesi di Brescia

Il sacerdote è accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di 14 anni
Il vescovo Monari: “Il grave tenore delle accuse deve essere attentamente valutato”
Pedofilia, arrestato vicedirettore
del seminario della diocesi di Brescia
Don Riboldi: “Non si può gettare fango su tutti per qualche mela marcia”

BRESCIA – Il vicedirettore del seminario della diocesi di Brescia, Marco Baresi, 38 anni, è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile per pedofilia. Gli agenti hanno eseguito un ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale della città lombarda. Le accuse per il sacerdote sono di violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di 14 anni e detenzione di materiale pedopornografico.

Il vescovo di Brescia, Luciano Monari, e il vicario generale, monsignor Francesco Beschi, hanno affidato a una nota il loro commento sull’arresto, che hanno definito “forte e doloroso”, augurandosi “che si giunga il più rapidamente possibile a chiarire i fatti e le responsabilità”. “Manifestiamo la nostra vicinanza a don Baresi, alla sua famiglia, al Seminario e a tutte le persone coinvolte”, sottolineano i due prelati.

“La notizia che abbiamo appreso – spiegano il vescovo e il vicario generale – ci addolora profondamente. Don Marco Baresi è un sacerdote conosciuto e stimato da moltissime persone. Gli incarichi che gli sono stati affidati sono espressione e riconoscimento di una stima diffusa e avvalorata. Il grave tenore delle accuse deve essere attentamente valutato. Il dramma di chi è vittima di pedofili non può essere in alcun modo sottovalutato e tanto meno eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti, ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave ed è innocente è pure di grande portata”.

Sulla vicenda interviene anche Monsignor Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra: “La Chiesa non ha peli sulla lingua e se verrà dimostrato che questo sacerdote avrà sbagliato, sarà condannato. In ogni caso la Chiesa non va criminalizzata anche se attualmente è in atto una strategia diabolica volta a colpirla nel suo complesso. Ma non si può gettare fango su tutti per qualche mela marcia”.

(27 novembre 2007)