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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Il laptop? Piccolo e superconnesso E' cominciata la sfida degli Umd
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Mar 8, 10:16 AM
Il laptop? Piccolo e superconnesso E' cominciata la sfida degli Umd

Il Cebit di Hannover ha svelato il terreno sul quale si giocherà
la sfida nei prossimi anni: quello degli Ultra Mobile Device
Il laptop? Piccolo e superconnesso
E’ cominciata la sfida degli Umd
Intel, con i processori Atom, e Asus, con l’eee, in prima fila
di ALESSANDRO LONGO

Il laptop? Piccolo e superconnesso
E’ cominciata la sfida degli Umd

HANNOVER – Una nuova categoria di computer, economici, piccoli e super connessi, si imporrà nei prossimi anni: sono gli Ultra mobile device (Umd) e saranno il terreno più avanzato della guerra tra i big del settore, Microsoft, Nokia, Apple, Samsung, Intel e Amd, tra gli altri. Sembra che la loro voglia di farsi guerra adesso sia tutta concentrata nei terminali mobili; mentre sta scemando sul fronte dei computer tradizionali, dove il flusso di novità sostanziali è rallentato negli ultimi mesi.

La conferma è arrivata, per la prima volta, con gli annunci della fiera di elettronica di Hannover, il Cebit, che si chiude oggi. Spicca il nuovo modello Asus Eee Pc, ma è solo la punta dell’iceberg di una pletora di prodotti che invaderà il mercato in estate, molti dei quali basati su piattaforma Intel.

Finora gli Umd hanno avuto un successo limitato, perché rappresentati soprattutto dagli Umpc (Ultra mobile pc), focalizzati sul pubblico business. È il caso dei Q1 di Samsung. La novità grossa è data dai Mid (Mobile internet device), un’altra categoria di Umd, ma rivolta al pubblico residenziale. Mentre gli Umpc sono basati su sistemi Windows, i Mid preferiscono Linux, sono più economici, e faranno il grosso delle vendite di Umd, che nel 2012 arriveranno a quota 95 milioni, nel mondo, secondo Abi Research.

I Mid non si faranno mancare niente, però, per quanto riguarda le connessioni a Internet: al pari degli Umpc avranno il WiFi, l’Umts/Hsdpa e, in futuro, anche il WiMax. Secondo gli esperti è proprio lo sviluppo del Wimax mobile una delle ragioni del futuro boom dei Mid. Altra caratteristica dei Mid è lo schermo, inferiore ai 10 pollici ma molto più grande rispetto a quello di un cellulare (che ora arriva a 3 pollici nel migliore dei casi).

Si pongono così come una via di mezzo, per dimensioni e schermo, tra un computer portatile (rispetto al quale sono più economici: meno di 500 euro) e un palmare/smartphone. Sono in un certo senso l’anello mancante, di cui secondo i produttori gli utenti sentono un bisogno finora insoddisfatto. Vanno bene per chi si accontenta di qualcosa meno potente di un computer portatile, allo scopo di spendere di meno e avere una maggiore portabilità; e per chi vuole usare il terminale soprattutto per navigare e scrivere. Finora per queste esigenze al solito si acquista un palmare o uno smartphone (anche così si spiega il successo dell’Iphone), che però, nonostante i nuovi ampi schermi e le tastiere complete fisiche o virtuali, non riescono ancora a essere comodi quanto un computer per navigare e scrivere.

Di qui nasce il bisogno dei Mid. Ci crede moltissimo Intel, che con la nuova famiglia di processori Atom si è guadagnata gli onori della cronaca. Sono processori che finiranno in smartphone, navigatori gps, computer portatili low cost, Mid e altri terminali di questo tipo, con piattaforme basate su sistemi Linux. Anche Nokia, sui propri Internet tablet Pc ha scelto Linux. Già: questa popolarità crescente dei Mid rischia di rivelarsi uno smacco per Microsoft, che sull’ultra mobile deve fronteggiare anche la concorrenza di MacOs (nell’iPhone) e di Symbian (negli smartphone).

Pure Intel affronterà la concorrenza, nel mondo dell’ultra mobile: anche Amd, Ibm e Via sono al lavoro su chip adatti per una generazione di terminali dotati delle stesse caratteristiche dei Mid. Finora sono stati presentati solo prototipi di Mid basati su Atom, ma ne arriveranno tanti in estate, annuncia Intel: da produttori come Aigo, Asus, BenQ, Gigabyte, Lenovo, LG e Toshiba. Panasonic avrà un Umpc Atom, tra fine 2008 e il 2009: sarà un Toughbook, un piccolo computer portatile molto resistente.

Avrà Atom forse anche il nuovo Compaq 2133 di Hp, da 1,2 chili, con schermo a 8,9 pollici. Sono le stesse dimensioni dello schermo del nuovo modello Asus Eee Pc. La prima versione ha avuto un successo imprevisto. All’inizio lo si pensava solo come computer portatile low cost per i Paesi in via di sviluppo, ma poi si è scoperto che anche da noi gli utenti lo apprezzavano, rivelando così un bisogno sopito di Ultra mobile device. Asus ne ha venduti 350 mila in pochi mesi e conta di venderne 3-5 milioni nel 2008. Il nuovo modello si chiama Eee Pc 900, ha uno schermo più ampio, maggiore memoria, e sarà disponibile, da quest’estate, anche in versione Windows XP (oltre che Linux), a 399 euro.

L’Eee Pc è considerato un Ultra mobile device per il pubblico di massa e quindi di fatto un concorrente dei Mid, a differenza dei quali però conserva un aspetto da computer portatile (sebbene in miniatura). I Mid e gli Umpc sono invece tavolette con uno schermo che occupa quasi tutta la superficie. Asus è impegnata anche nel settore degli Umpc, di cui ha presentato una nuova gamma (l’R70).

Concorrenti dell’Eee Pc sono stati presentati anche da Packard Bell, Mandata, E-lead Electronics e Datawind, al Cebit. Il Noahdata di E-Lead Electronics si distingue per due innovazioni; la capacità di visualizzare, sullo schermo a 7 pollici, porzioni della finestra standard da 10 pollici, conservando la risoluzione di 1.280×768 pixel; e due touchpad ciccabili che si possono trasformare in una tastiera completa Qwerty.
Asus rimpicciolisce anche i computer normali, confermando questa tendenza che porta alla miniaturizzazione dell’informatica: ha presentato al Cebit due mini pc. Pesano due chili, ma sono classici computer desktop (da scrivania), a cui vanno collegati tastiera e monitor. Una delle tante chicche per gli amanti del piccolo.

(7 marzo 2008)