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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Picchiò a morte un clochard Condannato a nove anni
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Jun 10, 09:34 AM
Picchiò a morte un clochard Condannato a nove anni

Picchiò a morte un clochard Condannato a nove anni

L’episodio avvenne notte tra il 30 settembre e l’1 ottobre del 2007. Il giovane era in compagnia di due amici quando, ubriaco, pestò selvaggiamente il senzatetto, che morì sopo sei mesi di agonia

Clochard Bologna, 7 giugno 2008 – Nove anni di reclusione: questa la condanna inflitta in primo grado a V.D.A., uno dei giovani che nella notte tra il 30 settembre e l’1 ottobre del 2007 aggredirono in pieno centro Mariano Tuccella, il clochard che dopo sei mesi di coma morì a causa delle ferite.

Il ragazzo, palermitano, ha un precedente per furto e proviene da una famiglia di modeste condizioni. E’ attualmente detenuto al carcere della Dozza. Il pm Enrico Cieri, titolare dell’inchiesta, di anni ne aveva chiesti 11 e mezzo con le accuse di omicidio preterintenzionale, rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

La notte dell’aggressione, il giovane stava tornando in albergo in compagnia di due amici con i quali si trovava di passaggio a Bologna, il ventenne C.F. e un minorenne. Il pestaggio scattò davanti al Mercato delle Erbe, in via Ugo Bassi. V.D.A. e il minorenne, ubriachi dopo una serata passata in via del Pratello per festeggiare il compleanno di C.F., picchiarono Tuccella portandogli via un borsello contenente cinque euro. I tre amici furono arrestati la notte stessa, in albergo, grazie al racconto di alcuni testimoni.

Per C.F., che non partecipò direttamente al pestaggio, il pm aveva chiesto al gup Alberto Gamberini l’archiviazione. Il più giovane dei tre, invece, era già stato condannato a quattro anni di reclusione dal Tribunale dei minori, per lesioni aggravate e rapina. La successiva morte del clochard, però, comporterà l’apertura di un nuovo fascicolo a suo carico.

Nel processo contro V.D.A. si è costituito parte civile anche il fratello di Tuccella, dopo che i due avevano perso i contatti da molti anni.Il giovane, riferiscono in Procura, ha pianto più volte nel corso del processo e ha scritto una lettera al fratello della vittima, che però ha preferito non depositare e rendere pubblica.

Il Comune di Bologna, dopo la morte di Tuccella (avvenuta lo scorso 29 marzo), ha deciso di intitolare alla memoria del clochard la strada virtuale che viene assegnata ai senzatetto per permettere loro di avere un documento di identità valido: da via Senzatetto è diventata via Mariano Tuccella.