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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Dead Set
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Jul 5, 12:48 PM
Dead Set

Dead Set, la serie inglese contro il Grande Fratello
Pubblicato da Fulvia
Giovedì, 22 Gennaio 2009.

Cosa succederebbe se gli zombie attaccassero il Grande Fratello 9? Gli ‘haters’ dei reality show probabilmente impazzirebbero di gioia, ma dato che questo (purtroppo, anche se mai dire mai) non accadrà mai, possiamo sempre consolarci con la fantasia di Dead Set.

Da appassionata di serie tv americane poco conoscevo la realtà della tv britannica, che si è invece rivelata una piacevole sorpresa: oltre a consigliarvi Apparitions ed il remake di Survivors (che personalmente, da fan della serie originale non mi ha deluso, anche se alcuni fan duri e puri preferiscono la versione di Terry Nation), cui presto dedicheremo uno speciale, è stato particolarmente piacevole vedere questo Dead Set, in cui è un’Inghilterra totalmente zombie ad attaccare la casa dei reclusi.

Semplice la trama: durante la puntata finale dell’ennesima edizione del Big Brother inglese si diffonde un’epidemia che trasforma i morti in zombie, che ovviamente a loro volta attaccano le persone o mangiandosele, o trasformandole in zombie. Immediato l’isterismo collettivo, non solo dei mezzi di informazione, ma anche dei produttori del reality, che rischiano di vedere cancellata la messa in onda in diretta; quanto agli zombie, dopo aver seminato il caos in tutta la città, (finalmente) arrivano nella casa del più famoso reality di tutti i tempi…e “Reality bites“, come recita la tagline della serie

Come quasi tutte le serie britanniche, anche questo Dead Set è in realtà una miniserie di 5 episodi, con pilot da 50 minuti e circa 25 per le restanti 4 puntate; creata da Charlie Brooker, prodotta da Angie Daniell della Zeppotron (società che posseduta dalla Endemol, proprio quella del Grande Fratello, ndr) mandata in onda dal canale E4 e Channel 4, la serie non sarà un capolavoro di originalità (a parte la scelta del Grande Fratello, niente che non si sia già visto con George Romero e Danny Boyle), ma non si può fare a meno di apprezzare l’horror/splatter che la pervade, con un prodotto certamente ‘pesante’ per alcuni palati, ma alla fine godibile.

Con humor tutto britannico, sono molti gli ex Big Brothers a prendere parte, anche solo in piccoli camei, a Dead Set, ed una citazione particolare se la merita Davina McCall, che addirittura appare nella serie nel ruolo di…se stessa! “Ne ‘L’alba dei morti viventi’, spiega il creatore Charlie Brooker, che in un certo senso è stato un modello per questo Dead Set, c’era un ovvio sottinteso satirico. Vorrei poter dire lo stesso per la mia serie, anche se la maggior parte del tempo i telespettatori diranno ‘Aiuto! Arrivano gli zombie!’“.

Quanto alla scelta di collegare Dead Set al Grande Fratello, “in un certo senso la scelta della ‘casa’ è irrilevante, anche se non del tutto. Dead Set è ispirato anche a show come 24, con la gente che – speriamo – sarà letteralmente incollata alla serie“.

Dicevamo della Zeppotron, casa di produzione di Dead Set che è posseduta dalla Endemol, produttrice del Grande Fratello: secondo Brooker, questo non è stato un problema, dato che a) gli è stata lasciata totale libertà creativa e b) ha potuto avere Davina McCall: “Non puoi parlare del Grande Fratello senza Davina, ha spiegato il creatore della serie, che in Dead Set ha interpretato un ruolo per lei inusuale, sorprendendo molte persone per come lo ha fatto. Insomma, ha concluso Brooker, Dead Set è molto differente dagli altri miei lavori, e spero che il risultato vi sorprenderà, divertirà ed appagherà in egual misura“.

Chiudiamo con le recensioni della stampa, che ha generalmente accolto molto bene Dead Set: per tutti, valga l’opinione di Simon Pegg, co-sceneggiatore e protagonista de ‘La notte dei morti dementi’, che sul Guardian ha lodato la bontà della serie, pur rimproverando a Brooker di essersi ‘staccato’ dal tradizionale luogo comune che vede gli zombie lenti: “I veri zombie non corrono“, ha letteralmente urlato a lettere maiuscole nella sua recensione.

Sempre sul Guardian, ha risposto direttamente Brooker, spiegando che a) Dead Set è solo ‘ispirato’ ai morti viventi di romeriana memoria, e b) che la velocità degli zombie è dovuta ad esigenze creative, in quanto era importante che l’infezione di diffondesse in maniera veloce, prima che i produttori potessero evacuare lo studio. “E poi, conclude Brooker, sia in ‘Night of the Living Dead’ che in ‘Dawn of the Dead’ ci sono zombie che corrono…guardare per credere!“.