Deprecated: Function set_magic_quotes_runtime() is deprecated in /var/www/vhosts/zombi.indivia.net/htdocs/bologna/textpattern/lib/txplib_db.php on line 14
BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Centri sociali romani
Internazionale | Idiozie | Spazi | Preti | Bologna | News Digitali | Foto | Audio | MAPPA | Mail
BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Sep 3, 05:41 PM
Centri sociali romani

Acrobax Project
via della Vasca Navale 6 – VII Municipio

Il 20 ottobre 2002 viene occupato l’ex cinodromo di Ponte Marconi. “Siamo precari, studenti universitari, disoccupati: acrobati perché sospesi sul filo della precarietà – spiegano – Ci siamo aggregati consapevoli di essere accomunati dalla stessa condizione materiale e per questo abbiamo deciso di aprire sul nostro territorio una battaglia contro la precarietà e l’emarginazione sociale”. Il grande spazio diventa il laboratorio occupato e autogestito del precariato metropolitano, ad opera di studenti della vicina università di Roma III. Il collettivo di Acrobax è molto attivo sui temi della “lotta al precariato” e sull’analisi della nuova composizione del lavoro metropolitano. Organizza ogni anno il Festival del precariato metropolitano [www.incontrotempo.info]. Ospita uno sportello legale gratuito, una mediateca e un laboratorio di serigrafia.

www.acrobax.org Tel. 06.5582715


Ateneo Occupato
via Ottone Fattiboni 1 – XI Municipio

L’Ateneo Occupato è nato nell’aprile del 2002. Si trova sulla via Ostiense, a Dragoncello, “dove la situazione giovanile si riduce a piccole combriccole, ghettizzate nelle bische di periferia”. Il nucleo di occupanti è di matrice anarco-punk. Come tanti altri posti di questa estrazione politica non si definisce “centro sociale”. Al suo interno sono stati allestiti laboratori di ceramica, sviluppo e stampa fotografica in b/n ed una sala prove musicale utilizzabili da tutti. Organizza concerti, iniziative a sostegno dei detenuti e forme di autoproduzione musicale e culturale.

http://web.tiscalinet.it/ateneook Tel. 339.8341163


Bencivenga 15 Okkupato
via Bencivenga 15 – II Municipio

È nato nel maggio del 2001, con l’occupazione di un’ala abbandonata del “casermone”, un ex ristorante di via Benicivenga (su via Nomentana, tra Montesacro e Pietralata). L’altra parte, ospita La Maggiolina [vedi]. “L’obiettivo – spiegano – è quello di creare uno spazio sociale aperto dove svolgere attività culturali e artigianali, mostre, corsi, concerti, spettacoli ed esprimersi in qualsiasi altra forma di comunicazione, dove far interagire ‘le differenze’ al fine di superare tutti quegli ostacoli che quotidianamente ci impediscono di confrontarci gli uni con gli altri e dove sia possibile miscelare le passioni che ognuno di noi ha dentro”. Il progetto si propone, attraverso le attività didattiche, di sviluppare le proprie capacità sia creative che professionali, mettendo a disposizione gli spazi e gli strumenti, per metterle in pratica. La composizione prevalente è anarchica, ma il collettivo partecipa alle attività del Roma nord est social forum, soprattutto in materia di consumo critico e di cooperazione internazionale.

www.inventati.org/bencivenga15/


Brancaleone
via Levanna 11 – II Municipio

Nato nel febbraio del 1990, con l’occupazione di una palazzina abbandonata a Montesacro ad opera di un gruppo di militanti provenienti dall’area dell’autonomia, il centro sociale Brancaleone ha negli anni sviluppato una tendenza all’organizzazione di eventi culturali (concerti, rassegne cinematografiche, mostre) che lo hanno reso noto a livello nazionale. Il comune ha riconosciuto l’utilità sociale delle proprie attività, finanziando (insieme alla regione e alla provincia) alcune di esse. “Il centro sociale Brancaleone – spiegano gli attivisti – è una struttura no profit, perché gli utili non vengono redistribuiti, ma reinvestiti nella struttura e in nuove attività sociali e culturali”. Nel 2003-2004 ha contribuito alla nascita di radio Bbs, inserita nel network di Radio Popolare.

www.brancaleone.it Tel. 06.82000959


Casale Garibaldi
via R. Balzani 87 – IV Municipio

Si trova di fronte al mercato del Casilino 23, alla periferia sud di Roma. È stato occupato nel 1988 da cittadini e giovani del quartiere. In seguito, gli occupanti hanno richiesto all’amministrazione comunale l’assegnazione dello stabile sulla base della delibera 26 per il riutilizzo degli spazi sociali abbandonati. Ospita diverse associazioni culturali, realtà del consumo critico e una sala prove.

Tel. 06.24403713


Casale Podere Rosa
via Diego Fabbri snc – V Municipio

Si trova in un vecchio casale di campagna di proprietà del Comune di Roma, in prossimità del parco di Aguzzano, occupato nel 1993. SI tratta di una sperimentazione sul territorio dei temi dell’ambientalismo radicale: il casale ospita un orto biologico a fini riabilitativi, un giardino didattico, il gruppo di acquisto solidale e una trattoria biologia, nonché diverse attività culturali e di volontariato. È uno dei soggetti propulsori del Roma Nord est social forum. Da dieci anni promuove l’Università Verde, con il contributo di personalità dell’ambientalismo e in collaborazione con diverse associazioni, proponendo cicli di seminari e incontri sulle problematiche ambientali, tenuti da esperti.

www.casalepodererosa.org Tel./Fax 06.8271545


Corto Circuito
via Filippo Serafini 57 – VIII Municipio

Il centro sociale Corto Circuito nasce il 21 aprile del 1990, dall’occupazione di una vecchia scuola prefabbricata abbandonata al degrado nel quartiere Lamaro a Cinecittà nella zona sud di Roma. Il nucleo di occupanti era formato da militanti della sinistra extraparlamentare del decennio precedente e da giovani del quartiere. I locali sono oggi in corso di assegnazione all’associazione culturale Rosso 2000 (figura giuridica del centro sociale). Fin dalla lotta per la delibera 26 “sull’utilizzo delle aree dismesse a fini sociali”, il Corto ha sempre cercato di spingere gli altri centri sociali romani a intraprendere un percorso comune e forme di organizzazione politica più adeguate ai tempi: ha contribuito alla nascita delle Tute bianche, ha scommesso sulla candidatura di un suo militante al consiglio comunale di Roma (Nunzio D’Erme, eletto prima nel ’97 e poi nel 2001, il più votato nelle liste di Rifondazione comunista). Oggi è strettamente legato alla lotta per i diritti di cittadinanza che conduce Action, agenzia territoriale per il diritto alla casa. Ospita la migliore trattoria dei centri sociali romani.

corto@ecn.org Tel. 06.72960000


De Lollis Spa
via De Lollis 6 – III Municipio

Si trova al piano terra di un grande palazzo, già sede dell’ispettorato del lavoro, abbandonato da 18 mesi e occupato il 1° aprile 2003 da ACTIon, l’Agenzia per il diritto alla casa (vedi mappa occupazioni). Oltre a feste, eventi culturali e a una birreria, organizza spesso serate di cucina etnica (gestite direttamente dagli abitanti del palazzo, che vengono da ogni parte del mondo) e ospita la rete di comunicazione e sperimentazione politica Global Project.


El Che…ntro T.B.M. (Tor Bella Monaca)
largo F. Mengaroni 11/25 – IX Municipio

Era la fine del 1993 quando con l’occupazione vennero riaperti i locali abbandonati al degrado di un ente comunale. Erano gli anni della proliferazione dei centri sociali, positivo lascito della grande mobilitazione studentesca della Pantera del 1990. “La nostra esperienza, però, non poteva ricalcare il modello tradizionale legato prevalentemente a una composizione giovanile e alle diverse sperimentazioni culturali – precisa uno degli occupanti – Calibrammo la nostra idea di autogestione e di militanza dentro il contesto specifico di Tor Bella Monaca, scoprendo così che la nostra ‘missione’ sociale doveva puntare alla ricostruzione dei legami sociali e solidali di quel territorio”. Il centro sociale oggi organizza concerti per i giovani e balere per gli anziani, un torneo di calcio per i ragazzi delle scuole, un corso di informatica, un laboratorio di ceramica e areografia. Ogni anno, poi, ospita un torneo di calcio tra diverse tifoserie ultras italiane, in memoria di Claudio Spagna, il tifoso del Genoa ucciso in un agguato da un gruppo “rivale” nel gennaio del 1994. Un torneo che valorizza gli elementi comunitari della vita di curva.

Tel. 06.20630400


Enjoy Pirateria
Circonvallazione Ostiense 9 – Mercati Generali – XI Municipio

Nel 1995 un collettivo che veniva dalle precedenti esperienze dei centri sociali Pirateria di Porto (a Trastevere) e Pirateria di Porta (a Porta Portese), occupò uno stanzone dentro i mercati generali di via Ostiense. Oggi, con lo spostamento dei Mercati generali, l’occupazione continua a esistere. L’attività principale di 3njoy Pirateria (che non si definisce un “centro sociale” e si colloca nell’ala degli squatter anarchici) sono i concerti.


ESC
via dei Reti 15 – III Municipio

ESC vuol dire “Eccedi.Sottrai.Crea”. L’occupazione è avvenuta il 30 novembre 2004, giorno dello sciopero generale dei sindacati confederali contro la finanziaria del governo Berlusconi. Gli occupanti sono soprattutto studenti, che intendono costruire progetti sui temi del reddito di cittadinanza, dell’accesso ai saperi e alle tecnologie, della libera circolazione della cultura e della conoscenza.


Spazio Sociale “Ex 51”
via Aurelio Bacciarini 12 – XVIII Municipio

Nato nel novembre 2004, prende il nome dal numero della linea dell’autobus (51) che serviva Valle Aurelia partendo da piazza Risorgimento, fino al prolungamento della linea A della metropolitana a Battistini. È animato da un gruppo che è parte del Collettivo antagonista di Primavalle. Organizzano proiezioni cinematografiche e iniziative di informazioni su biodiversità e OGM.

collettivovalleaurelia@hotmail.com


Ex SNIA Viscosa
via Prenestina 173 – IV Municipio

L’area occupata dal centro sociale fa parte dell’ex fabbrica Cisa-Snia Viscosa, chiusa e abbandonata da decenni. L’occupazione, che risale al febbraio 1995, bloccò una gigantesca speculazione edilizia che avrebbe riguardato l’intera area dell’ex fabbrica. Un’altra parte dell’area, ora parco pubblico, due anni dopo l’occupazione è stata espropriata e restituita ai cittadini, grazie alla mobilitazione degli stessi, del Comitato di quartiere e degli occupanti. “Costruire una comunità territoriale che comunica e cresce, capace di abbattere il muro di gomma dell’indifferenza e dell’individualismo, così da essere un piccolo ma grande argine all’esclusione, all’emarginazione sociale alla degenerazione culturale – spiegano gli occupanti – All’Ex Snia stiamo cercando di fare questo, consapevoli che il percorso che abbiamo intrapreso è difficile e contraddittorio ma consapevoli anche che questo mondo non è l’unico possibile”.

www.exsnia.it Tel. 06.6272737


Forte Prenestino
via Federico Delpino – V Municipio

Probabilmente si tratta del centro sociale più famoso della città, oltre che del più grande (13 ettari di terreno). Sorge in un forte piemontese del 1800. Il Forte ospitava fin dal 1977 la “festa del non lavoro”, che la sinistra extrapalamentare romana celebrava ogni primo maggio. Nel 1986 la festa culminò con l’occupazione della struttura, ad opera di una variegata popolazione: punk, giovani del quartiere, studenti e autonomi. Questa eterogeneità politica sociale generazionale è ancora oggi uno dei tratti caratteristici del centro sociale. Negli anni scorsi è stato completamente cablato. Ospita una palestra, una sala prove, una sala da tè, una trattoria, un infoshop, un negozio di dischi e un laboratorio di tatuaggi.

www.forteprenestino.it Tel. 06.21807855


Centro Sociale Intifada
via di Casal Bruciato 15 – V Municipio

Il centro sociale nasce nel 1993, quando viene occupata una scuola inutilizzata del quartiere tiburtino. Il collettivo che lo anima è vicino a Radio Città Aperta (la radio comunitaria che nacque come Radio proletaria negli anni settanta nell’ambito dell’Organizzazione proletaria romana, molto attiva nell’occupazione di case) e alle Rappresentanze di Base. Da qualche anno, poi, il centro sociale (che è molto attivo nel quartiere che lo ospita su vertenze che riguardano la qualità della vita e dell’ambiente) ha contribuito alla nascita dell’associazione Radici, che sta sperimentando coi Verdi forme di intervento politico sul territorio.

www.csintifada.it Tel. 06.43588578


L38 Squat / Laurentinokkupato
via Giuliotti 8 (6° ponte) – X Municipio

Il Laurentinokkupato è uno spazio occupato nel 1991, al sesto ponte del Laurentino 38. Il collettivo originario proveniva da un’occupazione nello stesso quartiere. Si tratta di uno spazio diviso su tre piani. Raccontano gli occupanti: “Quello che abbiamo trovato qui quando abbiamo occupato era la devastazione totale ed abbiamo costruito veramente una bella struttura senza un grandissimo sforzo economico (solo con i proventi della birreria e dei concerti), ma con un grande lavoro di riciclaggio di materiali ed un immenso lavoro fisico dove chi sapeva ‘insegnava’ e insegna/reciprocamente a chi vuole imparare, tutto ciò che si fa qui dentro dai lavori di muratura alle saldature all’uso del mixer, del computer, della serigrafia… dei rapporti umani”. Ha collaborato attivamente alla nascita del sito di controinformazione Tacticalmediacrew [www.tmcrew.org]

www.tmcrew.org/laurentinokkupato/index.htm


CSOA La Strada
via Francesco Passino 24 – VII Municipio

Era il 1994, si era da poco consumata l’intensa stagione del movimento della “Pantera” all’università. Un collettivo di studenti decise che era giunta l’ora di aprire una nuova stagione di lotta e di partecipazione a Roma. La mattina dell’8 ottobre venne occupato un’ex mercato comunale nel popolare quartiere di Garbatella: nasceva così il centro sociale occupato e autogestito La Strada. Il nome rimandava al capolavoro cinematografico di Federico Fellini e rappresentava la scelta di un’attitudine popolare e comunitaria che da allora non si è mai spenta. Ne sono la dimostrazione i tanti progetti di solidarietà avviati in questi anni (in Chiapas e in America latina), le numerose iniziative politiche e culturali, l’esperienza “corsara” nell’amministrazione dell’XI municipio di Luciano Ummarino – figura storica del centro sociale – delegato al Bilancio partecipativo.

www.ecn.org/lastrada Tel. 06.5133659


La Torre
via Bertero 13 – V Municipio

Il centro sociale nasce nel giugno del 1998, quando viene occupata “La Torre” di viale Rousseau nella zona di Casal De’ Pazzi, per farne un centro sociale autogestito e per ristrutturare uno spazio pubblico inutilizzato e per aprire un luogo di confronto e di aggregazione nel quartiere. Dopo pochi giorni gli occupanti presentano al Comune di Roma la richiesta di assegnazione dello spazio, in base alla delibera di riconoscimento e regolarizzazione delle occupazioni a uso sociale (delibera 26). Dopo un susseguirsi di sgomberi e occupazioni (che gli occupanti, insieme al coordinamento dei centri sociali romani, decidono di gestire pubblicamente e interrogando continuamente la città) il Comune concede la sede attuale, un casale di campagna a poche centinaia di metri dalla vecchia sede. “Attualmente siamo semi-occupanti in quanto la preassegnazione dello stabile è scaduta da tempo – spiegano – L’unico contatto che abbiamo avuto con le istituzioni risale ad un anno e mezzo fa, quando arrivò una lettera che richiedeva il pagamento di un canone di affitto. La nostra risposta è stata piuttosto pronta. Ci siamo presentati ed abbiamo fatto presente che non avremmo pagato nessun canone”. Ospita una trattoria, numerosi corsi, un orto biologico e un laboratorio informatico open source.

www.ecn.org/latorre Tel. 06.8822869


Macchia rossa
via Pieve Fosciana 56/82 – XII Municipio

Si trova alla Magliana, in mezzo alle occupazioni “storiche” delle case. Oltre a una birreria e a sportelli informativi legali, ospita la prima ciclo-officina della capitale. “Perché la costruzione di una società migliore passa anche attraverso il superamento della cultura dell’automobile, e la bicicletta è uno dei mezzi (non l’unico, certo) più indicati a questo scopo”, spiegano.

csoamacchiarossa@inventati.org


La Maggiolina
via Bencivenga 1 – II Municipio

Dopo l’occupazione di vent’anni fa, La Maggiolina si è messa in regola col comune è ha usato gli spazi dell’ex mega ristorante di via Benicivenga per fare una Casa delle associazioni del quartiere. “Non siamo più un centro sociale”, ci tengono a precisare gli animatori dell’associazione. È anche la sede dell’Università popolare Upter. A fianco delle attività politiche e culturali La Maggiolina è stata una delle prime a dare particolare attenzione alle culture migranti. Ai corsi di tango e di percussioni senegalesi, che continuano con successo, si sono affiancati quelli di danze tradizionali greche e di percussioni arabe. Insieme all’attività didattica, si svolgono nell’associazione anche concerti e manifestazioni con al centro la cultura e le tradizioni dei diversi paesi del mondo.

Tel. 06.86204515 / 06.86207352


Rialto – S. Ambrogio
via S.Ambrogio 4 – I Municipio

La storia del Rialto inizia con il movimento delle Tute bianche, che insieme agli attuali attivisti del Rialto occuparono un edificio storico in via IV Novembre a Roma. A due passi dal Quirinale, il Rialtoccupato animò per mesi (dal 1998 al 2000) il panorama sociale e culturale della città. Iniziò da lì un progetto che proseguì poi nella sede attuale di via Sant’Ambrogio, nello storico quartiere ebraico, assegnata dal Comune nel marzo 2000. “L’attività permanente e progettuale si svolge intorno a due filoni di intervento: quello artistico-culturale, che si estende a 360 gradi su tutte le forme delle arti contemporanee e che le mette in comunicazione; quello socio-politico che cerca di fornire uno spazio di confronto e di dibattito permanente sulla contemporaneità”, spiegano.

www.rialtosantambrogio.org


Ricomincio dal Faro
via del Trullo 330 – XII Municipio

Nasce nel 1987, con l’occupazione del cinema “Faro”. Uno spazio enorme che è stato riconsegnato al popoloso quartiere del Trullo, sulla via Portuense, e che ha rappresentato uno dei punti di riferimento della prima ondata di centri sociali. Organizza concerti e proiezioni. Ospita spesso incontri coi sindacati di base e dibattiti su temi internazionali. Ultimamente ha contribuito alla nascita del comitato contro le antenne elettromagnetiche che infestano il quartiere.

csordf@yahoo.it


Spartaco
via Selinunte 59 – VIII Municipio

Il centro sociale Spartaco nasce nel 2001, quando un gruppo di studenti medi e di giovani del X Municipio (Cinecittà), dopo avere abbandonato la sede che avevano in affitto nello stesso quartiere occupano i locali dismessi al piano terra di una palazzina residenziale, al Quadraro. Attualmente il centro organizza attività culturali e musicali, ospita uno sportello di Action (l’agenzia disobbediente per il diritto alla casa) e dà spazio a numerosi collettivi studenteschi.

spartaco99@katamail.it Tel. 06.763191


Spazio Sociale 32
via dei Volsci 32 – III Municipio

Si trova nei palazzi occupati dall’autonomia negli anni Settanta. Dopo varie peripezie, il “32” (dal numero civico che occupa) è diventato il “quartier generale” del movimento universitario della Pantera, nel 1990. Alla fine del decennio scorso ha riaperto i battenti con nuovo slancio. È oggi il punto di riferimento delle battaglie per il quartiere e ospita attività culturali, una trattoria popolare e una birreria.


Strike S.p.A.
via Umberto Partini 21 – I Municipio

Lo Strike viene occupato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre del 2002, al termine di una street parade per la “generalizzazione dello sciopero” che anticipava lo sciopero generale della Cgil e dei sindacati di base in difesa dell’articolo 18. In parte, lo Strike eredita l’esperienza della Scola occupata, spazio socio-abitativo di San Lorenzo che ha strappato al comune la realizzazione di un asilo nido nello stabile che occupava, oltre che il riconoscimento del diritto alla casa per i nuclei familiari che vi abitavano. SpA vuol dire “spazio pubblico autogestito”. Strike si definisce un “centro sociale di seconda generazione” e ospita una trattoria biologica il busg lab (laboratorio informatico), un teatro, una birreria e numerosi concerti, oltre che una rampa da skate e un campo da basket.

www.strike-spa.net


Casal Bernocchi “La Talpa”
via Guido Biagi 21 – XI Municipio

Viene occupato nella primavera del 1981. Il posto è uno stabile costruito come centro polivalente e abbandonato da anni. Il Centro fu dapprima ristrutturato dagli occupanti per un utilizzo immediato e in seguito fu intrapresa una battaglia, affinché i soldi che erano stati destinati dal Comune di Roma per la ristrutturazione (circa 500 milioni) venissero realmente utilizzati a tale scopo. Nel 1986 il Centro venne riconsegnato dopo i lavori di ristrutturazione: un parte ospita il Centro Anziani e una parte il centro sociale autogestito. “Da allora il centro sociale ha sempre svolto nel quartiere attività di carattere politico, sociale, culturale, sportivo vedendo la partecipazione attiva di ragazzini, giovani, donne, anziani abitanti del quartiere”, spiegano gli ex occupanti.

http://web.tiscali.it/casabernocchi


Torre Maura Occupata
via delle Averle 2 – IX Municipio

Quando si occupò, nel 18 gennaio ‘92, era forte la caratterizzazione territoriale. Molti si ritrovarono nell’allora Centro Sociale Occupato Autogestito Torre Maura, che non a caso prendeva il nome dalla borgata in cui nasceva. In parte era il proseguimento di una storia cominciata negli anni ottanta in Via dell’Aquila Reale e continuata, dopo lo sgombero nell’89, nell’ex scuola plurisgomberata di Via dei Colombi. Nell’aprile del 1996, fu lanciato un appello alle realtà anarchiche romane con cui ha mantenuto da sempre rapporti, per ridiscutere insieme della gestione e delle attività future in questo spazio ora definito specificatamente anarchico e patrimonio del movimento stesso. La volontà era quella di realizzare un progetto collettivo nell’unica occupazione anarchica esistente allora a Roma e che per le sue caratteristiche aveva un grande potenziale per lo sviluppo di varie e molteplici propositività a carattere libertario. Nel 1998 si decise di rendere il posto anche spazio abitativo. Ospita concerti benefit e iniziative animaliste.

torremaura@libero.it


CSIOA Villaggio Globale
lungotevere Testaccio – IX Municipio

Negli anni ottanta, l’ex mattatoio di Testaccio era utilizzato di tanto in tanto per i megaconcerti patrocinati dal Comune. Nel frattempo, dall’altra parte della città, nasceva una trasmissione sui migranti, a Radio Proletaria, oggi Radio Città Aperta. Una redazione interculturale curava un programma che si chiamava “Villaggio globale”. Ad un certo punto la redazione multicolore di “Villaggio globale” si rese conto che era necessario anche uno spazio fisico per permettere alle comunità di incontrarsi. Il 18 aprile del 1990 fu occupata la “borsa delle carni”, recentemente restaurata. “Eravamo alla vigilia dei mondiali di calcio italiani del 1990 e una cordata di imprenditori voleva accaparrarsi il mattatoio a quattro soldi, con il beneplacito del sindaco Carraro”, raccontano oggi gli occupanti. L’intuizione fu doppia: da un lato puntare sull’interculturalità, dall’altro fare urbanistica reinventando uno spazio pubblico. Col tempo è stata creata una cooperativa che si occupa dell’organizzazione dei concerti [insieme a due esperienze di promozione musicale indipendente, come la Gridalo Forte e Toretta stile], che si lega alle altre attività culturali, artistiche ed espressive, teatro e cinema prima di tutto. Inoltre, funziona un ostello popolare per soggiorni, massimo di una settimana, corsi settimanali di musica, giocoleria e artigianato, la ‘Bottega dell’asino’, un infoshop che promuove tutte le forme di autoproduzione culturale, e lo spazio ristoro, comprendente trattoria e birreria. “Tutti questi progetti si basano sul tentativo di promuovere esperienze di auto-reddito per disoccupati, precari e migranti. Cerchiamo di coniugare socialità, proposta culturale e sperimentazione di micromodelli di altra economia. Inoltre, spesso mettiamo a disposizione i nostri spazi per le attività di altre associazioni, gruppi e organizzazioni politiche”, concludono.

www.ecn.org/villaggioglobale Tel. 06.57300329


Vittorio Occupato
lungomare Toscanelli 184 – Ostia Lido – XIII Municipio

A Ostia Lido l’ex colonia Vittorio Emanuele occupata dal 1991. Oggi è un centro sociale molto attivo sui temi dell’accoglienza ai migranti e dell’antirazzismo. “Per noi parlare di intercultura ha un senso forte” scrivono in un documento Su Ostia città solidale. “Il senso forte di chiamare una società intera a mettere in discussione questi processi e ad immaginare un mondo diverso. Ha un senso forte se si riempie questa parola della capacità di voler essere diversi ma uguali a partire dai nostri bisogni, dai nostri desideri, dalla nostra voglia di cambiare. Ha un senso forte se sappiamo sostanziare le nostre battaglie con meccanismi di partecipazione effettivi superando settorializzazioni, separazioni, specialismi. Aprendo cantieri in cui lotta, comunicazione e scambio interculturale ed autorganizzazione viaggino insieme per riaffermare la libertà di circolazione, la libertà di migrare… per rovesciare tutto per riprenderci tutto”.


ZK
via Epaminonda 12 – XI Municipio

ZK sta per “zero controllo”. Questo posto, di matrice anarchica, si trova a Casal Palocco. Si tratta di un’ex balera di proprietà privata, occupata nell’agosto del 2002. Ospita una sala prove, un orto antiOgm, un laboratorio informatico di riciclaggio hardware. Organizza feste techno e concerti.

www.tmcrew.org/zk/


CPI Zona a Rischio
via De Dominicis 4 – I Municipio

Cpi vuol dire “centro di produzioni indipendenti”. Si occupa di tematiche che ruotano intorno alla cura e sviluppo del corpo e della mente, “come mezzo di crescita dell’uomo e delle sue capacità di relazione e solidarietà”. Organizza corsi di teatro, fumetto, ginnastica, yoga, stage di teatro e danza e al suo interno è nato un gruppo di acquisto e di informazione per una corretta alimentazione come forma primaria di prevenzione e per la diffusione di prodotti biologici e del commercio equo e solidale. Ospita un centro di formazione e produzione artistica.

www.tmcrew.org/zonarischio/index.htm