franco berardi sull’attacco della giunta contro la scuola bifo
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Subject: franco berardi sull’attacco della giunta contro la scuola
Date: Tue, 29 Nov 2005 09:44:44 +0100
Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale la parola “coventrizzazione” era comunemente intesa come distruzione completa delle strutture edili di una città. La città di Coventry era infatti stata rasa al suolo dall’aviazione tedesca.
Qualcuno recentemente ha coniato il termine “cofferatizzazione” e tutti hanno inteso immediatamente che si trattava della distruzione completa delle strutture sociali e culturali di una città.
L’ultima notizia arriva dal fronte della scuola.
Dal 1844 a Bologna esiste una scuola comunale di indirizzo tecnico e professionale che ha formato generazioni di operatori specializzati per le attività produttive. Si chiama Aldini Valeriani Sirani.
Da anni il Comune dà segni di volersi disimpegnare dall’istruzione pubblica. E questo è un vero peccato perché l’Istituto Aldini negli ultimi anni svolge una funzione nuova ed importante.
La scuola si trova in un territorio (tra la Bolognina e l’Arcoveggio) che negli ultimi anni è diventato densamente multietnico e potrebbe trasformarsi in una polveriera se lasciato al suo destino selvaggio. Ma per fortuna un numero crescente di giovani stranieri di recente immigrazione si iscrive a questa scuola. Nella scuola ci sono corsi serali, che sono ormai frequentati da una maggioranza di studenti-lavoratori stranieri, e corsi diurni a cui si iscrivono un numero crescente di ragazzini in posizione sociale border-line. Non esiterei a definire questa scuola un presidio di civiltà in un quartiere che potrebbe sprofondare nella violenza. E quando dico questo so di cosa parlo, dal momento che si dà il caso che io insegni per l’appunto in questa scuola.
Insegno Italiano e storia in due classi di ragionieri e una di meccanici. I miei studenti sono cinesi, ivoriani, haitiani, moldavi, bulgari, romeni, filippini, nigeriani, angolani, albanesi, ucraini, e naturalmente anche italiani. Leggiamo insieme poesia di Petrarca e di Majakovski, parliamo di cosa significa democrazia parlamentare, leggiamo insieme la Costituzione repubblicana, leggiamo canti dell’Orlando furioso, brani del Don Quijote, e poesie di Ib’n Hazm..
Ogni sera quando vado a scuola ho l’impressione di vivere il mio tempo in modo intenso e prezioso, perché penso di contribuire all’ingentilimento dei rapporti umani e delle forme di vita, perché sto offrendo quanto di più bello e di più profondo conosco a coloro che provengono dall’inferno dell’immigrazione del lavoro nero, del sovraffollamento e del razzismo.
Bene. Il 22 novembre, l’Assessore all’istruzione della Giunta di Bologna ha comunicato ai rappresentanti del consiglio di istituto che tre sezioni (su cinque) della scuola diurna, operatori grafici, meccanici e elettronici sono cancellate, azzerate, annullate. ciò significa destinare la scuola ad un esaurimento rapido e inesorabile. Il 10 dicembre sono convocati i genitori che vogliono iscrivere i figli alla scuola, e non troveranno la modulistica necessaria. Vogliono mettere insegnanti, sutdenti e genitori di fronte al fatto compiuto.
Questa decisione è stata comunicata ancor prima che la Giunta abbia approvato il bilancio. Un bilancio di tagli antisociali che viene dato per acquisito ancor prima di essere stato discusso.
E’ il metodo della Giunta Cofferati.
La battaglia contro lo smantellamento della scuola Aldini sarà uno dei banchi di prova decisivi. L’Istituto ha sviluppato negli ultimi anni una vocazione di tipo innovativo grazie al suo carattere multiculturale. Contro il cosiddetto degrado, contro l’aggressività, contro la paura, non c’è intervento migliore che allargare lo spazio dell’istruzione pubblica. La scelta di ridimensionare le Aldini equivale ad una scelta di imbarbarimento del territorio bolognese.