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BO-LAND OF THE LIVING DEAD: Il Dragon Chip in un PC da 150 dollari
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BO-LAND OF THE LIVING DEAD

pubblicato il Apr 28, 08:26 PM
Il Dragon Chip in un PC da 150 dollari

Il Dragon Chip in un PC da 150 dollari
Un produttore cinese ha lanciato un computer low cost che include tutto ciò che serve per navigare su Internet, gestire contenuti multimediali e creare documenti. Il suo cuore è un drago

Pechino – Anticipando l’arrivo sul mercato del PC da 100 dollari del MIT , la piccola società cinese YellowSheepRiver ha sfornato un PC quasi altrettanto economico di quello progettato oltreoceano. Chiamato Municator , il computer ultracompatto di YellowSheepRiver utilizza Linux e componenti hardware a basso costo prodotti per buona parte in Cina.

Il cuore di Municator è il noto Dragon Chip di BLX IC Design , uno dei primi processori progettati e fabbricati entro i confini cinesi. Quello usato da Municator è il modello Godson-2 , un’incarnazione a 64 bit del Dragon Chip basata sull’architettura MIPS ed in grado di girare tra i 400 e gli 800 MHz. La potenza di calcolo di questo processore è paragonabile a quella di un Pentium III, ma rispetto a questo vanta consumi decisamente più ridotti.

Da sottolineare come i chip Godson utilizzino solo la porzione del set di istruzioni MIPS che non è soggetta a royalty: ciò significa che BTX produce i propri processori senza pagare alcuna licenza ai produttori occidentali.

Allo stesso prezzo di un telefonino di fascia medio-bassa Municator offre 256 MB di memoria DDR266, un hard disk ATA/100 da 40 GB, un drive DVD-ROM, audio AC’97 integrato, scheda grafica ATI Radeon 7000-M, scheda di rete Fast Ethernet, e tutte le principali interfacce di I/O: USB, IrDA, S-Video, RS-232, ed altre ancora. Per qualche decina di dollari è possibile aggiungere al sistema un adattatore Wi-Fi, un modem, un masterizzatore DVD e ulteriori 256 MB di RAM.

Sebbene il mini PC di YellowSheepRiver sia privo di display, le uscite S-Video e VGA consentono di collegarlo ad un qualsiasi televisore o monitor.

La distribuzione Linux usata da Municator, Thinix 3.0, è anch’essa made in China: il suo codice deriva da RPLinux , un sistema operativo Linux-based creato da China Software and Integrated Circuit Promotion (CSIP) e ottimizzato per supportare interfacce utente controllabili solo attraverso la tastiera o il mouse.

Con Municator, YellowSheepRiver corteggia non solo i mercati in via di sviluppo, ma anche quelli occidentali: qui, infatti, il suo PC da 150 dollari potrebbe interessare scuole, ospedali ed uffici pubblici. L’unico grosso limite di un computer basato su hardware non standard è che il software deve essere specificamente compilato per questa macchina: ciò significa l’impossibilità, per gli utenti di Municator, di accedere all’immenso bacino di applicazioni desktop precompilate disponibili per i PC x86.