Da Indymedia – Dati ricerca Eurispes.
Nell’ultimo decennio 29 milioni e 200 mila persone sono state sottoposte ad intercettazione telefonica. Il dato emerge da uno studio dell’Eurispes, elaborato sulla base dei ‘’dati ufficiali forniti dal ministero della Giustizia’’ e da ‘’altre informazioni statistiche’’ ricavate dalla propria banca dati. Studio dal quale risulta che il ‘grande orecchio’ e’ entrato ‘’almeno una volta’’ nelle case delle famiglie italiane negli ultimi 10 anni. Sulla base dei dati di via Arenula, l’Eurispes ha stilato anche la classifica dei distretti giudiziari ‘’piu’ ascoltati’’ NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI, cioe’ dal 2000 al 2004: al primo posto c’e’ Roma, con 19.456
intercettazioni telefoniche autorizzate; seguita da Milano (17.685), BOLOGNA (11.718), Napoli (11.498) e Palermo (10.751). A livello regionale, invece, risulta che le piu’ ascoltate sono la Sicilia (22.292 intercettazioni autorizzate), la Lombardia (20.840), il Lazio (19.456), la Campania (12.810), la Puglia (12.136) e la Calabria (12.029). ‘’Per quanto riguarda Roma e Milano – osserva l’istituto di studi – il dato puo’ essere spiegato sia con la dimensione demografica sia con il fatto che si tratta di poli di
servizio politico-amministrativi e finanziari di primo livello.
IL DATO DI BOLOGNA PUO’ ESSERE SORPRENDENTE, MA PROBABILMENTE IN QUESTO CASO HA INFLUITO FORTEMENTE LA QUESTIONE SICUREZZA LEGATA ALLE ATTIVITA’ DI CONTRASTO DEI GRUPPI ANARCHICI.
Infine, il dato relativo a Napoli e Palermo puo’ essere facilmente
interpretato alla luce della massiccia presenza della criminalita’
organizzata’’.
Lo studio Eurispes mette in evidenza, poi, come negli ultimi cinque anni in Italia ci sia stato un aumento ‘’vertiginoso’’ delle intercettazioni, fino a +128%. Aumento, spiegano i ricercatori, ‘’sicuramente correlato ai temi della sicurezza nazionale (contrasto al terrorismo islamico e lotta all’eversione anarco-insurrezionalista), della lotta contro le organizzazioni criminali nelle regioni meridionali, della prevenzione delle possibilifrodi in ambito fiscale e contributivo, della bonifica e tutela dei mercati finanziari e borsistici’’. Le intercettazioni, riferisce ancora Eurispes, costano allo Stato ‘’quasi 300 milioni di euro l’anno’’: in particolare, nel 2003 sono stati spesi quasi 256 milioni di euro, nel 2004 circa 260 milioni di euro. ‘’Di conseguenza, negli ultimi cinque anni – calcola l’istituto – lo Stato ha speso circa 1,250 miliardi di euro, ovvero 2.500 miliardi di vecchie lire’’. Sulla base dei dati ufficiali e ipotizzando che dal 1995 al 2004 ogni utenza intercettata su autorizzazione della magistratura possa avere coinvolto ‘’almeno 100 soggetti distinti’’ (familiari, parenti, amici, fornitori e colleghi di lavoro), Eurispes ha calcolato che nell’ultimo decennio siano stati ascoltati in tutto quasi 30 milioni di italiani, cioe’ ‘’tre italiani su quattro’’.